….dallo PSICOLOGO ci vada Lei con suo Figlio!!
E’ così che mi rispose tempo fa una mamma che non riusciva ad accettare che suo figlio, ottimo tennista di livello regionale, perdesse molte partite quando si trovava a pochi punti dalla vittoria.
Al ragazzo scattava il cosiddetto “braccino”…. cominciava a regalare un punto dietro l’altro all’avversario di turno …ed il match in pochi minuti si ribaltava a suo sfavore.
Secondo me il problema del ragazzo era proprio l’eccessiva pressione che i genitori gli davano durante i tornei e proprio per renderli consapevoli del fatto li invitai, con estrema tranquillità, a parlarne con uno Psicologo dello Sport.
Quel suggerimento che per me era scontato, visto che nella mia Formazione Professionale la Psicologia dello Sportè sempre stata un pilastro fondamentale, fu preso da questa mamma veramente male!!
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Al ragazzo scattava il cosiddetto “braccino”…. cominciava a regalare un punto dietro l’altro all’avversario di turno …ed il match in pochi minuti si ribaltava a suo sfavore.
Secondo me il problema del ragazzo era proprio l’eccessiva pressione che i genitori gli davano durante i tornei e proprio per renderli consapevoli del fatto li invitai, con estrema tranquillità, a parlarne con uno Psicologo dello Sport.
Quel suggerimento che per me era scontato, visto che nella mia Formazione Professionale la Psicologia dello Sportè sempre stata un pilastro fondamentale, fu preso da questa mamma veramente male!!
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