Il “FLOW” di Roger Federer
Ricordate il “Flow”…lo “Stato di Grazia”…la “Zone”…lo “Stato di Flusso Ottimale”…ne ho già parlato in “La Zone di Andre Agassi e di Michael Jordan”.
Anche Roger Federer, dopo il trionfo in finale agli Australian Open contro Andy Murray (per lo svizzero successo n° 16 nei Tornei del “Grande Slam”) , ha descritto alla Gazzetta dello Sport cosa vive e cosa sente un atleta in quei “momenti magici”… dove tutto riesce facile… in maniera spontanea…. ed ogni situazione è totalmente sotto controllo…
Principalmente mi interessa annotare cosa racconta Federer riguardo alle condizioni che gli hanno permesso di entrare nella “Zone”:..non sono pressato da nulla…non ho alcuno stress…gioco completamente rilassato…
Riguardo all’allenamento lo svizzero dice di …”non aver mai dato tanto significato al tennis, tanto poi la partita è un’altra cosa” …
Circa i match invece afferma:…”ho provato sensazioni straordinarie”…”sentivo che non avevo una sola opzione, che non ero forzato a fare una sola cosa, potevo scieglirere…Che bello!”
Poi l’ intervista continua con Roger che descrive come di cinque anni in cinque anni, con le nuove generazioni, il gioco cambia continuamente e lui per adesso è riuscito ad adeguarsi…anzi ringrazia i suoi rivali più giovani proprio perché… “lo hanno fatto diventare un giocatore migliore”…
Per me è importante “focalizzarmi” su queste affermazioni di Federer perché mi tengono continuamente “sveglio” su quali sono i fattori importanti…i presupposti…per far si che si creino le condizioni ottimali nelle quali possa “scattare” il famoso “flow” dove è possibile esprimersi al massimo delle nostre potenzialità, …sia nello sport che nella vita.
Questo è il link da leggere e conservare: “Federer papà prenditutto”